Multe al Cocoricò: "O cambiano le leggi o andiamo all'estero"

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    Marco Palazzi, ad della discoteca riccionese, è esasperato e rivolge un appello a Renzi: "Sono anni che riceviamo proposte da Ibiza, se le regole non 'cambianoverso' smonto la piramide e la porto via dall'Italia"

    Riccione, 8 settembre 2014 - "O il sistema delle leggi del Paese cambia verso o cambiamo Paese". Comincia cosi' una nota di Marco Palazzi, ad del Cocorico', dopo una serie di provvedimenti sanzionatori per la discoteca di Riccione. "Oggi - sottolinea Palazzi - abbiamo subito l'ennesima sanzione come da Regio Decreto del 1934, una legge di 80 anni fa". "Francamente in queste condizioni - aggiunge - operare e' diventato difficile se non impossibile": "sono anni che riceviamo proposte da Ibiza e da altri Paesi e le abbiamo sempre rifiutate. Amo la mia terra, amiamo il nostro Paese ma cosi' per noi e' diventato impossibile lavorare e se le cose non cambieranno saremo costretti ad emigrare all'estero. Rivolgo un appello alle istituzioni, soprattutto a chi ha la responsabilita' delle leggi di questo Paese e, in primis, al premier Matteo Renzi: o le leggi di questo Paese 'cambianoverso' o il Cocorico' cambia Paese".

    "Piu' di 25 anni fa - ricorda Marco Palazzi - mio padre ha costruito la discoteca Cocorico' in un terreno sulle colline di Riccione; al posto del soffitto una piramide di vetro che ne diventera' il simbolo in tutto il mondo. A fine degli anni '90 mio padre fece diventare il Cocorico' la discoteca n.7 al mondo" e "la mia famiglia vive a Riccione ed investe nel territorio da piu' di 100 anni. Quando nel 2001 dopo una lunga malattia mio padre ci ha lasciati, ho rilevato l'azienda di famiglia e sin da subito ho avuto un sogno: riportarla li', solo dove mio padre era riuscito, tra le prime discoteche al mondo". E insieme a Fabrizio De Meis ("gli ho proposto di diventare mio socio, era un manager italiano tra i piu' importanti all'estero") "abbiamo coronato qualche anno dopo il sogno mio e della mia famiglia: il Cocorico' 18a discoteca nel mondo. Tuttavia oggi mi trovo a lanciare un grido d'allarme e disperazione: o cambiano le leggi o saro' costretto a mettere le ruote al Cocorico', smontare la Piramide e portarla via dall'Italia".

    Fonte: ilrestodelcarlino.it
     
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