Proposto il "Daspo" per le discoteche, a promuovere la legge il Cocoricò

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    Il provvedimento interesserà chi spaccia o consuma droga all'interno o all'esterno dei locali da ballo e per chi si renderà responsabile di risse e comportamenti violenti.

    Daspo per le discoteche a chi spaccia o consuma droga all’interno o all’esterno dei locali da ballo e per chi si renderà responsabile di risse e comportamenti violenti. Questa la proposta di Legge presentata mercoledì a Montecitorio dal presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, e dal presidente della Commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto, e da Rocco Palese, vicepresidente della regione Puglia. A sollecitare l’iniziativa, il Cocoricò - la discoteca di Riccione, la più importante in Italia e tra le più importanti al mondo. La proposta è composta da due pilastri. Il primo disciplina il divieto di accesso alle discoteche e locali di ballo, il secondo riguarda le modalità operative in capo ai locali. Il testo della Legge prevede una sanzione dai 3 ai 10mila euro per chi viene sorpreso a consumare, detenere o vendere sostanze stupefacenti il Questore - dopo l’accertamento da parte della polizia giudiziaria della condotta illecita - dispone il divieto di accesso nella discoteca e nelle zone ad essa limitrofe Il Questore può porre il divieto anche verso persone che siano state attivamente coinvolte in risse o episodi di violenza all’interno dei locali e per chi ha subito una condanna o denuncia, anche non definitiva, nel corso di 5anni, per uno dei fatti costituenti reato o illecito amministrativo (art. 73, 74 e 74 del Dpr 309/90). In questi casi, il contravventore è punito con una multa a 10mila a 40mila euro e la reclusione da uno a tre anni. La Questura invierà a tutte le discoteche e locali da ballo di competenza territoriale del Questore che ha e messo il provvedimento di divieto di accesso - e alle Questure del territorio nazionale - l’elenco delle persone interessate dal provvedimento restrittivo. Il divieto di accesso può essere disposto anche per minorenni che abbiano compiuto il 14esimo anno di età: in questo caso il provvedimento è notificato ai genitori o chi ne esercita la potestà. Il provvedimento può essere disposto dal questore anche su segnalazione dei responsabili della sicurezza delle discoteche - previo accertamento dell’illecito da parte dell’autorità di pubblica sicurezza.

    I proprietari di discoteche e locali da ballo nominano un responsabile della sicurezza col compito di prevenire, osservare e controllare il fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti all’interno del locale. Il responsabile collabora con le forze di Polizia segnalando, in particolare, i nomi dei contravventori. I gestori dei locali che vogliono impiegare addetti alla sicurezza, devono fare ricorso esclusivamente a figure riconosciute dall’ordinamento giuridico, come guardie giurate, dipendenti di istituti di vigilanza che devono esercitare attività di salvaguardia nelle strutture. Per Francesco Paolo Sisito “si tratta di un disegno di legge darà la possibilità a chi gestisce le discoteche di fare prevenzione. Chi viene sorpreso con sostanze stupefacenti in discoteca, anche per consumo personale può essere allontanato”. Per Renato Brunetta “non bisogna criminalizzare le discoteche, un settore importante non solo in quanto luogo di svago e divertimento ma anche come fonte di produzione di reddito. Il provvedimento serve proprio a valorizzare e tutelare questo ruolo: se le discoteche sono inquinate da comportamenti criminali legati a droga o altro, alla fine ne viene meno non solo la loro produzione primaria, come luogo di divertimento, ma anche quella economica”.

    Per il General manager del Cocoricò, Fabrizio De Meis,“La proposta di legge si muove nella direzione di apportare una rivoluzione culturale all’interno delle discoteche: il messaggio che deve passare è che divertimento e sicurezza sono due concetti che possono andare di pari passo. Una linea che il Cocoricò sposa e che ha voluto condividere sensibilizzando le istituzioni locali e nazionali affinchè prendessero coscienza dell’esigenza di disciplinarla attraverso una norma specifica. Siamo certi che questa proposta di legge, una volta concluso il suo iter, darà anche ai gestori delle discoteche maggiore autonomia di intervento, in collaborazione con le forze dell’ordine e specifici strumenti di controllo. Questa proposta di legge risponde alla nostra richiesta di aggiornare gli strumenti legislativi del settore. Certo, questo è un primo passo e molto c’è ancora da fare”. Presente alla conferenza stampa anche il direttore dell ’Associazione italiana imprese di intrattenimento, ballo e spettacolo, Rino Sportoletti.

    Fonte: Riminitoday.it
     
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  2. *Spud*
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    così i gestori faranno pippare i dj e gli amichetti nei camerini e inculeranno qualche povero sfigato che gli sta sulle palle...
    inoltre li vedo bene i buttafuori a fare gli sceriffi
    dovrebbero a sto punto prevedere dei corsi di formazione e addestramento (non in senso militare ma in senso di sicurezza sul lavoro) per poter svolgere questo compito, attualmente svolto da energumeni ma mica tanto intelligenti (mediamente)
    quindi i locali dovrebbero chiedere il documento all'ingresso giusto? e controllare se sul database sono presenti i nomi.
    code chilometriche

    Non so se tra l'altro violerebbe il diritto il fatto che nei pressi o dentro una discoteca le pene per i reati siano maggiori che fuori. come dire che se ammazzo uno a casa mi danno 10 anni se lo ammazzo in discoteca 30... poi si sa che sti articoli sono fatti col culo e chi li scrive non ha minimamente le basi del diritto
    se uno commette un illecito e una violazione del diritto deve essere punito per la violazione in sè non per il luogo in cui l'ha commessa

    che poi basterebbe legalizzare le droghe e non ci sarebbero più tutti sti problemi e si risolleverebbe l'economia
    ma la mafia e la chiesa (devo distinguere? forse potevo scrivere solo la mafia.....) non sono d'accordo
    e l'italia è un paese di mafiosi e chiesaroli
     
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  3. Rosz
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    CITAZIONE (*Spud* @ 10/10/2014, 09:34) 
    così i gestori faranno pippare i dj e gli amichetti nei camerini e inculeranno qualche povero sfigato che gli sta sulle palle...
    inoltre li vedo bene i buttafuori a fare gli sceriffi
    dovrebbero a sto punto prevedere dei corsi di formazione e addestramento (non in senso militare ma in senso di sicurezza sul lavoro) per poter svolgere questo compito, attualmente svolto da energumeni ma mica tanto intelligenti (mediamente)
    quindi i locali dovrebbero chiedere il documento all'ingresso giusto? e controllare se sul database sono presenti i nomi.
    code chilometriche

    Non so se tra l'altro violerebbe il diritto il fatto che nei pressi o dentro una discoteca le pene per i reati siano maggiori che fuori. come dire che se ammazzo uno a casa mi danno 10 anni se lo ammazzo in discoteca 30... poi si sa che sti articoli sono fatti col culo e chi li scrive non ha minimamente le basi del diritto
    se uno commette un illecito e una violazione del diritto deve essere punito per la violazione in sè non per il luogo in cui l'ha commessa

    che poi basterebbe legalizzare le droghe e non ci sarebbero più tutti sti problemi e si risolleverebbe l'economia
    ma la mafia e la chiesa (devo distinguere? forse potevo scrivere solo la mafia.....) non sono d'accordo
    e l'italia è un paese di mafiosi e chiesaroli

     
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2 replies since 8/10/2014, 20:00   138 views
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