Venezia, Leone d'oro a Sofia Coppola

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    ROMA - E' Somewhere di Sofia Coppola il film che vince il Leone d'oro alla 67/ma Mostra del cinema di Venezia. Leone d'argento a Alex De la Iglesia.

    Vincent Gallo per il film Essential Killing di Jerzy Skolimowski ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla 67/a Mostra del Cinema di Venezia. Quella femminile e' andata ad Ariana Labed, per Attenberg di Athina Rachel Tsangari.

    Alex De la Iglesia ha ricevuto il premio Osella Per la migliore sceneggiatura, a Mikhail Krichman per la migliore fotografia.

    VENEZIA: CHIUSURA CON LUNGO ABBRACCIO TARANTINO-COPPOLA - Il lungo abbraccio fra Quentin Tarantino e Sofia Coppola, sua ex compagna, alla consegna del Leone d'Oro per 'Somewhere', l'ostinata assenza di Vincent Gallo, che dopo essersi nascosto per tutto il Festival non e' neppure salito sul palco a ritirare la Coppa Volpi per il miglior attore. Commozione e sorprese alla cerimonia di chiusura della 67/a Mostra del Cinema di Venezia che ha visto la madrina, Isabella Ragonese, in abito nero lungo a volant, fare una piccola gaffe quando ha pronunciato in inglese il nome del regista turco tedesco Fatih Akin, presidente della giuria Leone del Futuro. Poche le presenze politiche in Sala Grande dove non e' arrivato neppure il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, annunciato ieri, nella serata di un'edizione con quattro italiani in concorso, tutti usciti a mani vuote. ''Questo film ci ha incantato dalla prima scena. E' cresciuto nelle nostre menti, nei nostri cuori e simpatie'' ha detto Quentin Tarantino annunciando il Leone d'Oro Sofia Coppola che e' stato un ''grande onore poter attribuire'', ha sottolineato il presidente della Giuria di Venezia 67, alla sua ex compagna, in Sala Grande del palazzo del cinema con il marito, il leader dei Phoenix, Thomas Mars. Emozionatissima la Coppola, in abito corto verde e nero a doppio palloncino ha ringraziato piu' volte e alzando il Leone ha detto:''non ci posso credere. E' importantissimo per il nostro film'' e poi ha ringraziato il padre, Francis Ford Coppola che vinse il Leone d'Oro alla carriera diciotto anni fa, nel 1992. ''Grazie a mio padre - ha detto - che mi ha insegnato tutto. Non ci posso credere veramente''. Il regista di 'Essential Killing' Jerzy Skolimowski, che ha ritirato la Coppa Volpi per il miglior attore al posto di Vincent Gallo, salendo sul palco ha detto rivolto alla platea: ''Vincent sono sicuro che sei li' da qualche parte. Su ragazzo si coraggioso'' ha poi aggiunto invitandolo a salire sul palco e facendo scattare un grande applauso. Poi ha scherzato ringraziando come se fosse Gallo, il regista, lo sceneggiatore e produttore. Il regista Monte Hellman, vecchio amico del presidente di giuria di cui ha prodotto 'Le iene', e al quale Tarantino ha consegnato il Leone Specialeo, ha detto di Road to Nowhere: ''questo e' il mio primo vero film''. Inchini davanti alla giuria di Alex de la Iglesia che con il suo film 'Balada triste de trompeta' ha vinto il Leone d'Argento per la miglior regia. ''E' il giorno migliore della mia vita'' ha sottolineato de la Iglesias del quale poco prima di consegnare il premio Guillermo Arriaga aveva detto : ''Noi non amiamo i clown ma questo regista ce li ha fatti amare''. La Ragonese ha ringraziato tutti quelli che hanno lavorato dietro le quinte e ha ricordato come il cinema cambi la percezione della realta': ''E probabile che lo faranno anche i film di questa 67/a Mostra. In 12 giorni pieni di amore e passione per il cinema abbiamo visto fra gli altri donne in crisi, registi in crisi, cinema in crisi, coppie in crisi, veneri nere, uomini cane, Telegatti, film in 3D cinesi, giapponesi e italiani''. Mila Kunis, premio Mastrioanni come attrice emergente, ha mandato un breve video in cui ringraziava. Tarantino ha infine raccontato che essere presidente di giuria e' stata un' esperienza molto speciale e ha ringraziato i suoi compagni d'avventura con i quali, ha sottolineato, ''e' stato molto divertente lavorare e discutere''.

    SOFIA COPPOLA, DOPO L'OSCAR IL LEONE D'ORO - A 39 anni Sofia Coppola, Leone d'oro 2010 con Somewhere, riporta il nome di famiglia fra i premiati alla Mostra a 18 anni dal Leone d'oro alla carriera vinto dal padre, nel 1992. Un riconoscimento, quello per la regista (vincitrice anche di un premio Oscar sei anni fa per la sceneggiatura originale di Lost in translation) arrivato nonostante il dubbio che la storia d'amore avuta nel 2004 con Quentin Tarantino, presidente di giuria di quest'edizione, potesse rendere difficile una sua vittoria. Sofia Coppola, unica figlia femmina di papa' Francis, ha debuttato sul grande schermo in cameo nei film del genitore, da Il Padrino a Peggy Sue si e' sposata, fino al ruolo piu' importante, di figlia di Michael Corleone ne Il padrino 3 (1990). Poi con solo quattro film da sceneggiatrice e regista, si e' affermata come uno degli autori piu' interessanti e amati del nuovo cinema americano. Il debutto dietro la macchina da presa per il primo lungometraggio Avviene nel 1999 per il dramma claustrofobico Il giardino delle vergini suicide. Segue la commedia ambientata in Giappone Lost in Translation (2003), diventata cult grazie anche alle performance della coppia formata da Bill Murray e Scarlett Johansson. Per la pellicola, la Coppola, candidata anche all'Oscar come miglior regia, vince la statuetta per la sceneggiatura originale, che gli viene consegnato da Tim Robbins e Susan Sarandon. Nel 2006 la regista firma il suo primo film in costume, l'originale e coloratissimo Marie Antoinette (2006) con Kirsten Dunst nei panni della regina (mostrata quasi come rockstar di fine '700) finita decapitata durante la Rivoluzione francese. Alla Mostra la Coppola trionfa con Somewhere, commedia su un divo viziato, donnaiolo e alienato dagli altri (Stephen Dorff), che si mette in discussione quando si trova a dover convivere con la figlia 11 enne. Nel film c'e' anche un po' d'Italia visto che la cineasta ha ricreato una scena di premiazione dei Telegatti, a cui il protagonista partecipa, in cui appaiono in cameo, fra gli altri, Simona Ventura e Valeria Marini. La regista, che arricchisce sempre i suoi film di rock indie e musica fuori dai canoni pop, ha avuto due figlie (Romy, 4 anni e Cosima, di pochi mesi) da Thomas Mars, il leader del gruppo rock francese Phoenix, suo collaboratore per la costruzione delle colonne sonore sin dal primo film. Dal 1999 al 2003 invece era stata sposata con il collega regista Spike Jonze.
     
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0 replies since 12/9/2010, 09:45   29 views
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