Alter Ego..la fine di un altro mito!

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    Il fatto che gli anni 80 e 90 siano finiti da un pezzo è pane quotidiano quando parliamo di musica.
    Un tempo i producers facevano “soldoni” vendendo dischi..oggi i si fanno dischi per suonare.
    Dopo due decenni che hanno permesso alla musica di diventare storia e agli artisti di diventare icone pop mondiali, stiamo vivendo altri due decenni di vera e propria distruzione di ciò che è stato creato prima.
    Sembra proprio che i tempi del fuori orario e dei vestiti sgargianti siano finiti da un pezzo ed ogni giorno che passa viviamo sempre più sulla nostra pelle quanto inesorabilmente stiamo toccando il fondo.
    Vuoi per i problemi burocratici, vuoi per la realizzazione di pochi, vuoi per la crisi e perché i tempi chiaramente cambiano..resta il fatto che ogni anno chiude i battenti una colonna portante della musica italiana.
    Il nostro (forse un tempo) amato paese registra un dato di fatto che non lascia spazio a speranze ed ambizioni future.
    Dopo una serie interminabile di nomi, arriva al termine dell’attività anche lo storico Alter Ego di Verona.
    Il flyer della chiusura definitiva scrive:

    Si voleva vendere un SOGNO,
    si voleva vendere MUSICA,
    si voleva insegnare ad ASCOLTARE con la MENTE!
    Si voleva la LIBERTA’ di essere se stessi!

    Dopo 23 anni questa FAVOLA finisce!
    Sono stati sotterrati gli ideali, sono stati uccisi i sogni, è stata tolta la LIBERTA’ di divertirsi!
    Non ci resta che scrivere la parola FINE alla favola di RE ARTU’ e del LOCALE DELLA COLLINA!
    Adesso rimarrà l’immortalità del ricordo che sopravviverà al trascorrere del tempo ed una FAVOLA da raccontare ogni volta che si vorrà, in qualunque parte del mondo!

    Sembra incredibile che in così poco tempo si possano chiudere le porte a ciò che per venti lunghi anni ha fatto ballare una città, una provincia e molte volte ad una nazione intera.
    Parole durissime, parole importanti e che devono far riflettere..SOGNO, MUSICA, ASCOLTARE, MENTE, LIBERTA’…ognuna è un “macigno” che fa capire quanto questi valori di un tempo siano andati a f*****o.
    Molti sicuramente avranno visto l’intervista al proprietario dell’Insomnia di Pisa che Enjoy Television trasmise lo scorso anno..Il problema fondamentale che veniva citato era proprio la mancanza di educazione da parte dei clienti, la mancanza di cultura, quella cultura che non tantissimi anni prima aveva dato gli stimoli a tentare, a creare..quello stesso stimolo, quell’impulso che oggi invece trasmette l’esatto contrario.
    La vita di un locale è descrivibile come una serata: si apre, si aspetta la folla scalpitante, si balla, si suona per gli ultimi reduci alle luci dell’alba e si chiude..con l’amaro in bocca di chi ancora voleva ballare ma con la stessa speranza di tornare presto a divertirsi..
    Per molti ormai resta la speranza di poter continuare, di poter ancora ballare, di non fermare quel movimento che lentamente continua (forse inesorabilmente) a spegnersi..
    Resta comunque il fatto che una rissa in meno e qualche sorriso in più farebbero sicuramente andar via questi pensieri a chi ancora, nonostante tutto, continua a farci ballare, dalla consolle e/o da dietro le quinte.
     
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0 replies since 23/5/2012, 21:56   152 views
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