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Ancora una tragedia per il motociclismo italiano. Andrea Antonelli, 25 anni, è morto a Mosca durante la gara del Mondiale Supersport. Il pilota perugino è caduto nel corso del primo giro ed è stato investito da Zanetti, che non è riuscito a evitarlo a causa della nube d'acqua sollevata sulla pista bagnata. Antonelli è stato subito soccorso, ma dopo numerosi tentativi di rianimarlo è stato dichiarato il decesso. Fatale la frattura alla base del cranio.
Secondo la ricostruzione di quanto accaduto, Antonelli, partito con il quarto tempo in qualifica, una delle sue migliori prestazioni in prova, ha tamponato un altro italiano, Massimo Roccoli, che aveva rallentato a causa di un problema tecnico alla sua Yamaha. Una volta caduto, Andrea è stato colpito da Zanetti, la cui moto è andata a impattare contro il collo dello sfortunato pilota umbro. Antonelli, in pista con una Kawasaki del team Go Eleven nella stagione che lo vedeva settimo in classifica generale con due quinti posti come miglior piazzamento, ha subito un grave trauma cranico, si è presentato ai medici in stato di incoscienza ed è stato subito intubato. Ma non c'è stato nulla da fare. Un incidente molto simile per certi versi a quello costato la vita a Marco Simoncelli a Sepang nell'ottobre 2011 a Sepang.
La gara è stata immediatamente interrotta e rimandata dopo la seconda manche della Superbike, ma alla fine gli organizzatori hanno deciso di cancellare l'intero programma di corse rimanenti anche per le condizioni di maltempo accanitesi sul circuito.
Video. -
Rosz.
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Complimenti a chi ha fatto gareggiare i piloti in questo stato.
R.I.P CAMPIONE!. -
Ja_Qrazy.
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fatalità...
la gente che dice che nn dovevano correre xk la pista era bagnata e cazzate simili...
è stata una fatalità...
anche il sic è morto investito e mica pioveva...
sanno cosa vanno incontro,la morte è sempre dietro l'angolo,
dispiace che sia un altro italiano.... -
Matte™.
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Su, niente cazzate, non c'era tanta acqua in pista la gara si doveva fare, c'era un nuvolone enorme solo perchè in Russia gli asfalti non sono drenanti, poichè d'inverno col ghiaccio si spaccherebbero... Capita nel motociclismo, c'è chi ha culo (vedesi Uncini) e chi non ne ha, come Tomizawa, Simoncelli e Antonelli... Si parla di sicurezza, ma non ci si può far nulla, son le gare... . -
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Il rischio c'è e ci sarà sempre...e paradossalmente è proprio per questo motivo che le gare sono seguite, il rischio emoziona non solo gli spettatori ma soprattutto i piloti...è una componente fondamentale ma anche impossibile da eliminare nel motociclismo...l'unica cosa che si può fare è sperare che non accada nulla di brutto e basta...dare la colpa alle condizioni della pista ecc è inutile... . -
TeCHno_vi_87.
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La spiegazione è molto semplice: la pista di autodromo non è concepita come una strada normale. Generalmente le strade vengono progettate con pendenze laterali per far defluire l'acqua ai lati (i Romani insegnano)....le piste dei cartodromi o degli autodromi non sono concepite in questo modo per ovvi motivi. Ed ovviamente il rischio di cadere da una moto per acquaplaning in un autodromo è circa il 70% più elevato di una normale strada progettata in modo decente (nonostante si montino gomme da bagnato). Poi mettiamoci pure il fatto che essendo la supersport, come la superstock, ma anche la superbike un campionato con minore visibilità e quindi con minori introiti, quel tipo di federazione motociclistica tende a far prendere maggiori rischi ai piloti pur di assicurarsi gli introiti degli sponsor. Mi ricordo fin dai tempi di Kenny Roberts, Doohan, Criville appena cadeva una goccia di pioggia il primo alzava la mano e si interrompeva subito.
E' stata una follia farli correre in quelle condizioni; l'incidente mortale lo devi sempre mettere in conto.....ma su un rettilineo come quello in condizioni normali non cadi e, a meno che quello che ti sta dietro non è attaccato, non rischi di essere travolto..ma in quelle condizioni con tutta l'acqua che viene sollevata non vedi un cazzo e poi quello che lo ha travolto non gli era attaccato....era parecchio distante.
Poi la dinamica è completamente diversa da quello di Simoncelli e Tomizawa......li era inevitabile....questo poteva essere evitato. Con Simoncelli ancora non ho capito se è stato un errore del pilota o della moto perchè ha fatto una traiettoria stranissima........nel caso di Tomizawa perchè non è riuscito a controllare la moto dopo la curva.... questo per l'acquaplaning..... -
Ja_Qrazy.
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Simoncelli l'ha fregato l'elettronica della moto,
perchè in piega la moto eroga una certa potenza,ma in quel caso il Sic aveva tenuto il gas aperto e quindi l'elettronica mandava alla centralina di erogare potenza e tra la piega impossibile che aveva raggiunto la moto e il motore che accelerava ha perso il controllo,ritornando in scia....
su tomihazawa invece fu un errore del pilota che arrivo lungo in una curva,anzi fuori traiettoria,tocco l'erba sintetica e li fu investito...
fatto sta che sanno cosa corrono e dispiace quando accadono certe cose. -
Matte™.
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Non è proprio così, anche con il bagnato non cadi su un rettilineo, lì c'è stata la caduta perchè la moto del pilota davanti ad Antonelli si è spenta, e lui per cercare di evitarlo è caduto. La stessa cosa è successa in moto2 un paio di settimane fa se qualcuno si ricorda, in Germania, sull'asciutto, quando un pilota wild card tedesco ha spento per errore la moto in rettilineo, con un altro pilota (Redding o Luthi mi pare) in scia, e anche li se la sono vista brutta. E' vero che nelle piste l'asfalto non è fatto in modo da far defluire l'acqua lateralmente, ma è anche vero che con una quantità d'acqua del genere in una pista normale si sarebbe corso tranquillamente, il fatto è che gli asfalti russi non sono drenanti, perchè, come tutti sappiamo, in un asfalto drenante l'acqua penetra e d'inverno con i -40 che si toccano in Russia si ghiaccerebbe anche l'acqua all'interno dell'asfalto (aumentando di volume e crepando l'asfalto stesso). . -
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Mi ricordo quel episodio della moto2...anche lì è stato sfiorato l'incidente... . -
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Mamma mia, giá passati 8 anni 😓 scioccante .