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fux90.
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Un video shock che mostra in azione infermieri e addetti delle pompe funebri negli ospedali mentre danno vita al cosiddetto racket del caro estinto, è stato realizzato dai membri dell'associazione Sos Racket e usura a Milano, che si sono finti parenti di pazienti prossimi al decesso. Il documento, già al centro di clamorose denunce, è stato diffuso anche su Internet.
MIlano, racket pompe funebri
I cittadini, con una videocamera nascosta, hanno ripreso gli infermieri che 'segnalavano le imprese a cui evidentemente erano collegati, in due ospedali, uno nel capoluogo lombardo e uno nell'hinterland, e poi hanno testimoniato il lavoro irregolare degli addetti delle pompe funebri, indebitamente presenti nelle strutture sanitarie, che a loro volta davano informazioni non veritiere sulla Legge e sulle procedure, per poi accaparrarsi il cliente.
In un caso, in un ospedale dell'hinterland a sud di Milano, il paramedico, in pieno orario di lavoro, si è tolto il camice e ha perfino accompagnato il finto parente direttamente nell'ufficio dell'impresa mortuaria. Ogni volta, naturalmente, i costi erano di mille o duemila euro superiori a quelli della tariffa minima. E in piu' di un'occasione i becchini si sono spacciati per ''ditte appaltatrici'' dell'ospedale o addirittura del Comune.''E' rimasto tutto come prima", dice Frediano Manzi, presidente dell'associazione Sos Racket e usura..