Finge furto dopo notte con squillo

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  1. fux90
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    Ha denunciato il furto dell'auto per "coprire" le spese sostenute per trascorrere una notte con una escort. E' successo a Grosseto, dove un 30enne ha finto il furto per non aver voluto dire ai genitori di aver speso 1.500 euro. Quando la polizia ha ritrovato l'auto, dalla quale non erano stati rubati un pc e altri oggetti di valore, si è insospettita. Messo alle strette, l'uomo, piangenfd, ha confessato di essersi inventato tutto.
    Finge furto dopo notte con squillo

    L'uomo aveva denunciato il furto del suv, dichiarando di averlo lasciato parcheggiato sotto casa la sera precedente, e di non averlo ritrovato quando era uscito di casa per andare al lavoro. In mattinata, un collega di lavoro ha segnalato la vettura in una via cittadina. Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica per i rilievi del caso.

    All'interno c'erano tutti gli oggetti di valore (autoradio, computer portatile) non erano stati rubati, ad eccezione della somma in contanti di 1.500 euro, che erano stati prelevati dal portafoglio rimasto nel veicolo. A quel punto i poliziotti si sono insospettiti e hanno accompagnato il 30enne in questura per capire meglio i fatti. L'uomo ha iniziato a cadere in contraddizione, modificando il racconto e alla fine è crollato. Mettendosi a piangere, ha raccontato la verità.

    La sera prima aveva avuto un incontro con una escort, a cui aveva dapprima offerto la cena, e successivamente ci si era intrattenuto per tutta la notte. L'incontro gli era costato 1.500 euro, e il 30enne non aveva il coraggio di dire ai genitori di essere rimasto senza soldi. Durante il racconto i polizioti hanno verificato che per raggiungere il posto di lavoro, l'uomo aveva rubato quella mattina una bicicletta. Da qui la denuncia a piede libero per i reati di simulazione di reato e furto.
     
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