Ha 16 anni la generazione Red Bull

ELe™

Posted on 24/4/2011, 09:36

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Non c'è solo alcol nelle serate
degli adolescenti: ora vanno
di moda gli Energy drink

Qualcuno l’ha definita «generazione Red Bull». Hanno dai 16 ai 20 anni, e la sera, nei locali anche di Torino, cercano euforia con o senza alcol. Se la bevanda energetica che «stimola spirito e corpo» è l’energy drink più venduto al mondo, un motivo ci sarà.

«E’ la continua ricerca di un qualcosa che sia in grado di migliorare le prestazioni fisiche e mentali», commentano Gian Pasquale Ganzit, vicedirettore dell’Istituto di medicina dello Sport, e Fabio Verzini, consulente dell’Istituto in dietologia sportiva e valutazione funzionale. «Molto meglio una “generazione Red Bull” piuttosto che il bere vino o superalcolici in quantità - proseguono i due specialisti -: le bevande energetiche danno un apporto di acqua, che è fondamentale, soprattutto per chi fa sport anche a livello non professionistico».

La sera con gli amici o prima di uno sforzo sportivo, il drink che «ti mette le ali» piace agli adolescenti o non preoccupa troppo mamma e papà. E per più d’uno è una sorta di pozione magica che tiene svegli davanti ai libri, prima di un esame. «Oltre all’acqua - proseguono i dottori Ganzit e Verzini - questi drink contengono sostanzialmente caffeina e taurina. Una lattina contiene più o meno la quantità di caffeina di una tazzina di caffè. Quindi, la cosa importante è non esagerare: due o tre lattine al giorno equivalgono a due o tre caffè. Che dovrebbe essere la dose massima. Non dobbiamo dimenticare che la caffeina tiene svegli, ma stimola il cuore e tende a dare aritmie. La caffeina aumenta anche la pressione. Visto come beneficio, invece, è uno stimolo al metabolismo dei grassi e aiuta la resistenza negli sforzi prolungati».

Mescolare gli energy drink al vino o ai superalcolici ha un effetto positivo, perché diluisce la quantità di alcol. Ma attenzione ragazzi e genitori: «Il pericolo non è mai la bevanda in sé, è sempre la dipendenza psicologica: perché il giorno in cui non la prendi ti sembra di non riuscire ad essere all’altezza di una situazione, di uno sforzo, o di una prova sportiva».