Pedofilia, arrestato parroco a Genova

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    GENOVA - Il parroco della chiesa di Santo Spirito di via Calda di Sestri Ponente e' stato arrestato dai carabinieri del Nas di Milano per violenza sessuale su minore.

    Il parroco arrestato si chiama don Riccardo Seppia ed è nato nello stesso luogo dove gestisce la parrocchia, il primo maggio 1960. Sull'inchiesta al momento gli investigatori mantengono uno stretto riserbo, ma, da quanto si è appreso, il reato sarebbe stato compiuto a Genova, benché ad eseguire l'arresto sarebbero stati i carabinieri del Nas di Milano. Questi ultimi hanno agito insieme con i colleghi del Comando provinciale di Genova. Don Riccardo prima di diventare parroco a Sestri Ponente, nel 1996, è stato nella chiesa di San Giovanni Battista, a Recco (Genova) e poi in quella di San Pietro di Quinto (sempre nel Levante genovese), in val Brevenna (nell'entroterra di Genova).

    La curia di Genova ha disposto nei confronti di don Riccardo Seppia "la sospensione da ogni ministero pastorale e da ogni atto sacramentale, nonché la revoca immediata della facoltà di ascoltare le confessioni sacramentali".

    Don Riccardo Seppia è stato rinchiuso nel carcere di Marassi, dove si troverebbe in isolamento. L'indagine sarebbe frutto esclusivo di attività investigativa condotta attraverso intercettazioni telefoniche. Ai carabinieri, infatti, né ad altre forze dell'ordine secondo quanto risulta, non sarebbe pervenuta alcuna denuncia riguardante il parroco.

    BAGNASCO: SCONCERTO E DOLORE - "Il cardinale esprime sconcerto e dolore per la gravità di quanto accaduto ed ha piena fiducia nella magistratura; esprime inoltre la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e prega per tutti". E' il messaggio del card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei ed arcivescovo di Genova, che un sacerdote ha letto pubblicamente nella chiesa di Santo Spirito, il cui parroco è stato arrestato oggi per pedofilia. La curia ha disposto la sospensione dal ministero pastorale e la revoca dall'ufficio della confessione per don Riccardo Seppia.

    Don Riccardo Seppia è accusato di "comportamenti immorali su un minore e cessione di sostanze stupefacenti". E' quanto si legge nel messaggio del cardinale Angelo Bagnasco ai fedeli della parrocchia, letto oggi in chiesa.

    FEDELI DIVISI SU DON RICCARDO - Fedeli divisi sull'attività e sul comportamento di don Riccardo Seppia: se i parrocchiani più anziani parlano di lui come di un sacerdote animato da grande fede, i più giovani invece sono molto critici e ne evidenziano altri tratti della personalità, descrivendolo come di un uomo che era stato visto più volte in discoteca e piuttosto "superficiale" dal punto di vista spirituale. Davanti alla chiesa di Santo Spirito prima dell'arrivo dell'arcivescovo di Genova card. Angelo Bagnasco, appena si è diffusa la notizia si é radunata una folla di fedeli. Le persone sono sembrate divise tra quelli che hanno sottolineato la disponibilità di don Riccardo ricordando le sue iniziative a favore dei bambini e anche dei più anziani, e invece coloro che ne criticano alcune abitudini che, secondo loro, sarebbero state anche causa dell'allontanamento dalla chiesa di molti credenti. Più di una persona ha parlato apertamente di omosessualità e di non chiare frequentazioni.

    VICENDA EMERSA IN ALTRA INCHIESTA - La vicenda che ha determinato oggi l'arresto del parroco della chiesa di Santo Spirito di Genova Sestri Levante, don Riccardo Seppia, per abusi su minore e cessione di sostanze stupefacenti è emersa nel corso di un'altra inchiesta che stavano svolgendo i carabinieri del Nas. I militari, infatti, stavano lavorando su tutt'altra vicenda: nel corso delle indagini si sono "imbattuti" nei fatti che poi hanno determinato l'arresto del sacerdote.
    Don Riccardo Seppia, secondo quando trapela dagli inquirenti, avrebbe avuto rapporti sessuali con un ragazzino genovese di 16 anni. Secondo gli investigatori, gli abusi sarebbero stati ripetuti e si sarebbero protratti nel tempo. Non si esclude che possano aver coinvolto anche altri ragazzi della zona. Nell'indagare e intercettare alcune persone nell' ambito di una inchiesta riguardante un presunto traffico di cocaina nel capoluogo ligure che avrebbe coinvolto anche minorenni, i carabinieri si sarebbero "imbattuti" nell'adolescente che frequentava don Riccardo. Da alcune telefonate, dunque, gli inquirenti avrebbero accertato e compreso i rapporti tra il sedicenne e il sacerdote.
     
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    che schifo!
     
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    Lo ficcherei di pugni......bastardo!!!
     
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    k skifo d'uomo
     
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