Addio al premio Nobel Rita Levi Montalcini

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    La neurologa nel 1986 ha ricevuto il premio Nobel per la medicina per le sue ricerche che portarono alla identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa

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    E' morta la senatrice a vita Rita Levi Montalcini. Il premio Nobel per la medicina, morta nella sua abitazione a Roma, aveva 103 anni. La senatrice a vita è morta intorno alle 14 nella sua casa in via di Villa Massimo, in una zona residenziale di Roma a due passi da Villa Torlonia. La scienziata era con alcune persone care che, accortesi del peggioramento delle sue condizioni di salute, in un primo momento - come è stato riferito da loro stessi - hanno chiamato un'ambulanza per portarla alla vicina clinica Villa Margherita. Ma il quadro clinico è andato rapidamente peggiorando e il premio Nobel si è spenta nella sua abitazione. All'esterno del condominio immerso nel verde nel centro di Roma continua il viavai di persone che stanno portando l'ultimo saluto alla senatrice. Sul posto sono arrivati anche numerosi giornalisti e volanti della polizia. Nell'appartamento il cui è morta la Montalcini, al quarto piano dello stabile, vige il più assoluto riserbo. "Sono alcuni mesi che la senatrice non si vede più qui in giro - dice un conoscente - fino a qualche mese fa la si vedeva abbastanza frequentemente fare passeggiate per queste stradine".

    "E' un faro di vita che si è spento". Così Piera Levi-Montalcini, nipote di Rita Levi Montalcini, consigliere comunale a Torino nel gruppo dei Moderati. Piera è in viaggio in treno verso Roma. "Si è spenta come si spegne un faro. Per fortuna non ha sofferto".

    "Abbiamo appreso dalla nipote che Rita Levi Montalcini sarà seppellita a Torino accanto alla sorella". Lo afferma il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, all'uscita dell'appartamento dove è morta la senatrice.

    LE SUE FRASI SIMBOLO - Tra le frasi simbolo della scienziata: "Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo. Io sono la mente". E poi: "Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non laloro intelligenza". "Rare sono le persone che usano la mente, poche coloro che usano il cuore, uniche coloro che le usano entrambe". Ancora: "Nella vita non bisogna mai rassegnarsi,arrendersi alla mediocrità, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi". "Meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita". E poi i suoi appelli a non cancellare il futuro dei giovani e dei ricercatori.

    COLLABORATORE, NGF AVRA' SVILUPPI CLINICI - Il fattore di crescita neuronale (Ngf) scoperto dalla Montalcini avrà un futuro per arginare le malattie degenerarive del cervello, come l'Alzheimer. Ne è sicuro Luigi Aloe, uno dei ricercatori che ha lavorato gomito a gomito per 40 anni con il premio Nobel e ha firmato alcune degli studi più importanti con la scienziata italiana. " Ho cominciato a collaborare con la professoressa Monalcini negli Stati Uniti quando ero un tecnico di laboratorio - racconta Aloe- e solo dopo alcuni anni mi sono laureato. Per me Montalcini è stata una grande donna e scienziata capace di parlare con tutti, dalle persone più umili a quelle più colte e potenti. Lavoratrice instancabile aveva un costante desiderio di scoprire qualcosa di utile e aveva la capacità di lavorare in rete con molte persone. Credo- conclude Aloe - che la molecola che le ha valso il Nobel avrà importanti sviluppi per alcune malattie della senescenza e della vista".

    MONTI,GRANDE ESEMPIO DONNA CARISMATICA E TENACE - "Voglio ricordare la ricercatrice che con il Premio Nobel del 1986 ha dato lustro al nostro Paese e alla ricerca scientifica. Ma soprattutto voglio ricordare l'esempio di una donna carismatica e tenace, che ha dato battaglia per tutta la vita per difendere i valori in cui credeva". Lo dice il presidente del Consiglio Mario Monti ricordando Rita Levi Montalcini. Il Presidente del Consiglio Mario Monti - si legge in una nota - appresa la notizia della scomparsa della neurologa e senatrice a vita Rita Levi Montalcini, ha espresso profondo dolore e cordoglio. "Voglio ricordare - ha detto il presidente - la ricercatrice che con il Premio Nobel del 1986 ha dato lustro al nostro Paese e alla ricerca scientifica. Ma soprattutto voglio ricordare l'esempio di una donna carismatica e tenace, che ha dato battaglia per tutta la vita per difendere i valori in cui credeva". Il Presidente ha rievocato gli anni all'estero della senatrice, l'impegno di medico a fianco dei militari e l'attività della Fondazione da lei creata per dare ai giovani, soprattutto di sesso femminile, l'opportunità di formarsi e dare vita a una classe di donne in grado di svolgere un ruolo centrale nella vita scientifica e sociale del proprio Paese. "L'umanità è fatta di uomini e donne e deve essere rappresentata da entrambi i sessi": riportando alla memoria le parole celebri di Rita Levi Montalcini il Presidente ha auspicato che l'esempio di questa donna coraggiosa resti vivo nella memoria di tutti gli italiani.


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    cavolo, ho sentito..... R.I.P. per questa persona che ha fatto moltissimo
     
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    grande donna, grande scienziato
     
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